Un weekend a Bologna con le Travel Blogger Italiane

Aprile 2023

Bologna suscita sempre in me una grande emozione! Parte della mia famiglia proviene da qui e molti bei ricordi della mia infanzia sono legati a questa città, quindi ogni volta che ci torno la mia mente corre indietro ai giorni trascorsi qui. Per questo, pur essendo nata e cresciuta a Vicenza, ho sempre conservato anche un po’ di “bolognesità” !

A weekend in  Bologna with Travel Blogger Italiane

April 2023

Bologna always arouses great emotion in me! Part of my family comes from here and many good memories from my childhood are related to this city, so every time I go back there my mind goes back to the days spent here. For this reason, although I was born and grew up in Vicenza, I have always felt a bit Bolognese, too!

Recentemente ho avuto l’occasione di partecipare ad un blog tour con la community delle Travel Blogger Italiane: quando ho saputo che l’evento, organizzato da Libera Salcuni autrice del blog  Liberamente Traveller,  avrebbe avuto luogo proprio a Bologna, ho pensato che non potevo non esserci!

I recently had the opportunity to take part in a blog tour with the  Travel Blogger Italiane community: when I learned that the event, organized by Libera Salcuni, author of the  Liberamente Traveller blog, was going to take place in Bologna, I thought  I couldn’t miss it!

L’iniziativa ha destato interesse sia sui canali social sia sui media, come la pagina Instagram Bologna in un click,  e la televisione locale èTV, che hanno collaborato con noi.

Both  social networks and media, such as the Instagram page  Bologna in un click,  and  the local television èTV, were interested in the activity and worked with us.

Siamo state accompagnate nella nostra esplorazione della città da una guida dell’associazione Succede solo a Bologna, che ci ha raccontato degli aneddoti legati alla sua storia e tradizioni.

We were shown around  the city by a guide from the Succede solo a Bologna association, who told us some stories related to its history and traditions.

Bologna è sede dell’università più antica del mondo occidentale, fondata nell’XI secolo, ed è da sempre una città promotrice di cultura – da qui la denominazione “La Dotta” . Le sue strade e le sue piazze pullulano ogni giorno di studenti e turisti, italiani e stranieri, che la rendono sempre vivace e giovane, e l’atmosfera che si respira è  internazionale.

Bologna is home to the oldest university in the Western world, founded in the 11th century, and has always been promoting culture – hence the name “La Dotta”. Its streets and squares are teeming every day with  students and tourists, both Italian and foreign, which make it always lively and young, and give  it an  international feel.

Dalla stazione ferroviaria, percorrendo Via Indipendenza, si giunge a piedi in circa 15 minuti nel centro storico, tipicamente medioevale; gli edifici, caratterizzati dal colore rosso, testimoniano la fervente vita cittadina del passato ed alcuni di essi sono tuttora sede di iniziative culturali.

From the train station,  within  a 15 minutes’ walk  along Via Indipendenza  you get to the  typically medieval old town;  the buildings in their characteristic red colour, prove the fervent city life of the past and some of them are still home to cultural activities.

Bologna, fontana Nettuno

Fontana del Nettuno; Palazzo Re Enzo

In Piazza del Nettuno  si incontra subito uno dei simboli della città: la fontana di epoca cinquecentesca, su cui si erge il Gigante, la statua in bronzo del dio Nettuno, opera dello scultore fiammingo detto Giambologna. Il Nettuno, che con la sua  imponenza governa le acque,  simboleggia metaforicamente la grandezza del potere pontificio di Papa Pio IV.

In Piazza del Nettuno you can right see one of the symbols of the city: the sixteenth-century fountain, on which stands the Giant, the bronze statue of the god Neptune, a work by the Flemish sculptor called Giambologna. Neptune, who governs the waters with his grandeur, metaphorically symbolizes the greatness of the pontifical power of Pope Pius IV.

Bologna, Salaborsa

Salaborsa

Su un lato della piazza del Nettuno, si trova la Salaborsa, una  biblioteca pubblica multimediale istituita nell’ambito di un progetto di riqualificazione di Piazza Maggiore. Essa costituisce un importante polo culturale moderno nella splendida cornice di Palazzo d’Accursio: sotto il pavimento in vetro sono visibili dei resti romani a testimonianza dell’esistenza di edifici fin dall’antichità.

On one side of Piazza del Nettuno is the Salaborsa, a multimedia public library set up as part of a redevelopment project of Piazza Maggiore. It is an important modern cultural centre in the wonderful setting of Palazzo d’Accursio: under the glass floor Roman remains show  the existence of buildings since ancient times.

 Vicino alla scalinata di ingresso alla Salaborsa noterete una mattonella del pavimento più scura delle altre. Se vi posizionate sopra di essa, la “pietra della vergogna”, vedrete il Nettuno in una versione inaspettata! La statua vista da qui sembra infatti avere un’erezione, effetto ottico dovuto alla posizione del dito della mano sinistra che sporge all’altezza del bassoventre. Forse il Giambologna  avrebbe voluto creare la statua con i genitali più grandi, ma temeva un’ammonizione della Chiesa ed avrebbe perciò adottato questo stratagemma!

Near the entrance staircase to the Salaborsa you will notice a floor tile that is darker than the others. If you stand above it, the “stone of shame”, you will see Neptune in an unexpected version! Seen from here, the statue appears to have an erection, an optical effect due to the position of the finger of the left hand that protrudes at the height of the lower abdomen. Perhaps Giambologna would have liked to create the statue with larger genitals, but he feared a warning from the Church and would therefore have adopted this trick!

Sull’altro lato della piazza Palazzo Re Enzo,  costruito nel XIII secolo come ampliamento del Palazzo del Podestà per ospitare le funzioni pubbliche, è così chiamato perché legato alle vicende storiche di Re Enzo di Sardegna: il figlio dell’imperatore  Federico II di Svevia, dopo la sconfitta da parte delle truppe bolognesi nella Battaglia di Fossalta, rimase prigioniero qui per ventitré anni e vi morì.

On the other side of the square, Palazzo Re Enzo, built in the 13th century as an extension of the Palazzo del Podestà to house public functions, is  called like that because it is related to the historical events of King Enzo of Sardinia: the son of Emperor Frederick II of Swabia, after the defeat by the Bolognese troops in the Battle of Fossalta,  was a prisoner there for twenty-three years and died there.

Bologna, Palazzo del Podestà

Palazzo del Podestà; torre dell’Arengo

Il Palazzo del Podestà,  affacciato su Piazza Maggiore,  era fin dal 1200 sede del governo cittadino  e qui  si svolgevano le funzioni pubbliche della città: il podestà era la più alta carica civile al governo della città nel Basso Medioevo. Sul lato destro della facciata vi è una fila di formelle, ma, osservando con attenzione, ce n’è una diversa dalle altre: essa rappresenta un tentativo di fuga di Re Enzo durante la sua prigionia.

The Palazzo del Podestà, overlooking Piazza Maggiore, was the seat of the city government since the 1200s and the public functions of the city were carried out here: the podestà was the highest civil office in the government of the city in the late Middle Ages. On the right side of the facade there is a row of panels, but if you look carefully, there is one different from the others: it represents an attempt to escape by King Enzo during his imprisonment.

La possente torre dell’Arengo, visibile dietro al palazzo, non poggia a terra, ma si regge su  una grande volta a crociera, il Voltone del Podestà:  mi ha fatto una certa impressione passarci sotto! Se vedete delle persone rivolte al muro agli angoli opposti della volta, non è nulla di strano: stanno provando il singolare effetto acustico del “telefono senza fili” provocato dalla struttura architettonica per cui, parlando, riescono a sentire l’una la voce dell’altra.

The mighty Arengo tower, visible behind the building, is not founded on the ground, but is supported by a large cross vault, the Voltone del Podestà: I was quite impressed to pass under it! If you see people facing the wall on the opposite corners of the vault, it is nothing strange: they are experiencing the singular acoustic effect of the “Chinese whisper” caused by the architectural structure so that, when they speak, they can hear each other’s voice. 

Piazza Maggiore, adiacente alla Piazza del Nettuno,   fin dall’antichità fu intesa come luogo destinato alle  attività commerciali – qui si tenne fino al tardo ‘800 il più grande mercato cittadino – ed all’istituzione comunale, ma anche al ritrovo dei cittadini. Tuttora essa è il cuore  della città, punto di aggregazione, dove si svolgono numerosi eventi culturali (in estate essa diviene un grande cinema all’aperto), manifestazioni, e non manca mai la musica.

Piazza Maggiore, adjacent to Piazza del Nettuno, since ancient times was intended as a place for commercial activities – the largest market in the city was held here until the late 1800s – and for the municipal institution, but also as a meeting place for citizens. It is still the heart of the city, a meeting point, where lots of cultural events take place (in the summer it becomes a large open-air cinema), demonstrations, and music is never lacking.

Bologna, Palazzo d'Accursio

Palazzo d’Accursio e le unità di misura sulla facciata.  Palazzo d’Accursio and the units of measurement

Il Palazzo d’Accursio per la sua vastità si estende anche in Piazza Maggiore, ed è sede, oltre che della Salaborsa, del Comune fin dal Medioevo. In basso sulla facciata vi è una lapide in marmo bianco che riporta le unità di misura utilizzate nell’antichità, che venivano esposte in pubblico: quelle per la tegola, per il mattone, ed il piede di 38 cm.

The Palazzo d’Accursio due to its vastness also extends into Piazza Maggiore, and it has been the seat, as well as the Salaborsa, of the Municipality since the Middle Ages. At the bottom of the facade there is a white marble plaque which shows the units of measurement used in ancient times, which were displayed in public: the ones for the tile, for the brick, and the foot of 38 cm.

Di fronte al Palazzo del Podestà, dall’altro lato della piazza,  la  Basilica di San Petronio è una vera icona di Bologna. Intitolata al santo patrono della città, costruita a partire dalla fine del 1300 per volere del comune e non della chiesa,  questa monumentale opera gotica si nota già  da Piazza del Nettuno: la sua caratteristica facciata  incompiuta crea  un contrasto di grande effetto tra la parte inferiore in marmo dai colori chiari e quella superiore in laterizio  scuro.

Opposite the Palazzo del Podestà, on the other side of the square, the Basilica of San Petronio is a real icon of Bologna. Dedicated to the patron saint of the city, built  from the end of the 1300s according to the will  of the municipality and not of the church, this monumental Gothic work can already be seen  from Piazza del Nettuno: its characteristic unfinished facade  creates a very effective  contrast between  the lower part in light coloured marble and the upper one in dark brick. 

Intorno a Piazza Maggiore c’è un bel po’ da passeggiare per le vie di Bologna: quelle dello shopping e dei caffè, come via Ugo Bassi, via Rizzoli  o via Indipendenza;   via Pescherie Vecchie o via  Clavature, dove a malapena si passa   tra i banchi di frutta e verdura ed i numerosi tavoli esterni  dei ristorantini, e dove è forte la tentazione di  acquistare prodotti tipici bolognesi – della buona mortadella per esempio!

Around Piazza Maggiore you can stroll quite a lot along the streets of Bologna: those of shopping and cafes, such as via Ugo Bassi, via Rizzoli or via Indipendenza; via Pescherie Vecchie or via Clavature, where you can hardly walk among the fruit and vegetable stalls and the many outdoor tables of the small restaurants, and where the temptation to buy typical Bolognese products is strong – some good mortadella for example!

Bologna, casa Lucio Dalla

Via d’Azeglio e casa di Lucio Dalla; stelle del jazz in via Orefici. Via d’Azeglio and Lucio Dalla’s home; the stars of jazz in via Orefici

E poi ci sono le vie della musica, dedicate alle stelle che non muoiono mai. Via d’Azeglio di sera si illumina con le parole delle canzoni di Lucio Dalla, per ricordare questo grande cantautore e musicista bolognese che proprio in questa via aveva la sua casa.

There are the music roads too, dedicated to the stars that never die. Via d’Azeglio lights up in the evening with the words of Lucio Dalla’s songs, to remember this great Bolognese singer-songwriter and musician who had his home right on this street.

 Lucio Dalla viene celebrato anche con le stelle internazionali del jazz, per via della sua passione per questo genere musicale, in Via Orefici, conosciuta come “La via del jazz”. Se siete appassionati anche voi, potete partecipare  al Festival del Jazz che ogni anno in settembre anima questa via e quelle limitrofe.

 Lucio Dalla is also celebrated with the international stars of jazz, due to his passion for this musical genre, in Via Orefici, known as “The street of jazz”. If you too love it, you can take part in the Jazz Festival which entertains  this street and the neighbouring ones every year in September.

Bologna, Torre Asinelli

Torre Asinelli

In fondo a via Rizzoli si erge con i suoi 97 metri d’altezza la torre Asinelli di origine medioevale: essa celebra  il prestigio sociale della famiglia omonima che la fece costruire, ma aveva anche funzione militare. Poco lontano, la pendente torre Garisenda, anch’essa medioevale, alta soli 47 metri. Le due torri caratterizzano il profilo della città, di cui sono simbolo.

At the end of via Rizzoli stands the 97m high Asinelli tower,  of medieval origin: it celebrates the social prestige of the homonymous family who had it built, but it also had a military function. Not far away, the leaning  Garisenda tower, also medieval, only 47m high. The two towers are the hallmark of the city skyline, of which they are a symbol.

Bologna, Sette Chiese

Piazza Santo Stefano, Basilica di Santo Stefano

Piazza Santo Stefano è un altro luogo pieno di vita di Bologna: le persone sono sedute ai tavolini all’aperto dei numerosi locali tipici, dinnanzi alla monumentale Basilica di Santo Stefano dai mattoni rossi. In origine vi era un tempio pagano dedicato alla divinità egizia Iside; nel corso dei secoli sono state edificate sette chiese a rappresentare le scene della passione di Cristo, formando  così questo  complesso architettonico chiamato appunto “sette chiese”. Nella piazza  si affacciano le tre chiese  del Crocifisso, del Sepolcro e dei Santi Vitale ed Agricola:  arrivando, si nota presto la molteplicità  delle forme, che conferiscono a questo monumento un fascino singolare.

Piazza Santo Stefano is another busy place Bologna: people are sitting at the outdoor tables of the many typical restaurants, in front of the monumental Basilica di Santo Stefano with its red bricks. Originally there was a pagan temple dedicated to the Egyptian divinity Isis; over the centuries seven churches were built to represent the scenes of Christ’s passion, thus forming this architectural complex just called  the “seven churches”. The three churches of the Crucifix, the Sepulcher and the Saints Vitale and Agricola overlook the square: when you get there, you soon notice the multiplicity of forms, which give this monument a unique charm.

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Se si vuole trascorrere un soggiorno da veri bolognesi, non si può trascurare la tradizione mangereccia! Il tortellino probabilmente è il simbolo culinario per eccellenza, come vedete nella foto! Noi Travel Blogger abbiamo assaggiato diversi piatti tipici: dai tortellini alle lasagne ( verdi perché fatte con gli spinaci), alle tagliatelle con il ragù, alla cotoletta alla bolognese, alla gramigna con la salsiccia.

If you want to spend a stay as  a real Bolognese, you cannot ignore the eating tradition! Tortellini is probably the outstanding culinary feature, as you can see in the photo! We Travel Bloggers  tasted different typical dishes such as  tortellini,  lasagna (green because they are made with spinach),  tagliatelle with meatsauce,  Bolognese cutlet,  gramigna with sausage.

Bologna, portico via Farini

Portico di Via Farini. The portico in via Farini

Bologna è la città dei portici: divenuti patrimonio Unesco nel 2021, essi rappresentano nella loro impressionante lunghezza – 62 km complessivi, dei quali 42 nel centro storico – , un tratto distintivo dell’assetto urbano. Visitando la città ci si ritrova inevitabilmente a camminare sotto di essi, attraversando gli otto secoli di storia durante i quali sono stati edificati: dal Medioevo, al Rinascimento, al Barocco, a quelli più recenti del XIX e XX secolo. Alcuni sono decorati da bellissimi affreschi, come quello in  via Farini.

Bologna is the city of porticoes: having become a UNESCO heritage site in 2021, their impressive length – 62 km overall, of which 42 in the old town – represents a distinctive feature of the urban layout. Visiting the city, one inevitably finds oneself walking under them,  through the eight centuries of history during which they were built: from the Middle Ages, to the Renaissance, to the Baroque, to the more recent ones of the 19th and 20th centuries. Some are decorated with beautiful frescoes, such as the one in via Farini.

Bologna, portico San Luca

Portico di San Luca. The portico to San Luca

Uno dei portici di epoca barocca  conduce al Santuario di San Luca,  estendendosi per quasi 4 km,  parte  in piano,  parte in salita. Esso fu costruito anche grazie anche alla solidarietà dei cittadini che accorsero in aiuto per trasportare i materiali necessari: questo intervento collettivo  viene ricordato ogni anno in ottobre con una ricorrenza chiamata “Passamano per San Luca”.  Ancor oggi esso è percorso dai pellegrini devote alla Beata Vergine, ma anche da molti turisti e sportivi.

One of  the Baroque porticoes   leads to the Sanctuary of San Luca, and it’s almost 4 km long, partly flat, partly uphill. It was also built thanks to the solidarity of the citizens who came to help transport the necessary materials: this collective aid is remembered every year in October on an occasion  called “passing from hand to hand for San Luca”. Today it is still a path for pilgrims devoted to the Blessed Virgin,  as well as many tourists and sport – loving people.

Naturalmente noi Travel Blogger  abbiamo  mantenuto la tradizione! Giunte con l’autobus   all’arco del Meloncello, abbiamo proseguito a piedi lungo il tratto in salita, soffermandoci ad ammirare tra un arco e l’altro le ampie distese di verde ed i bei fiori. In alternativa si può anche salire al santuario con piacevole giro su un trenino turistico partendo da Piazza Maggiore, come avevo fatto in una precedente visita.

We Travel Bloggers kept up the tradition of course! We got  by bus to the Meloncello arch, and  walked on  along the uphill stretch, stopping to admire the wide expanses of greenery and beautiful flowers between one arch and the other. Otherwise, you can take a pleasant ride up to the sanctuary on a tourist train that leaves in Piazza Maggiore, which I had done on a previous visit.

Bologna, Santuario San Luca

Santuario di San Luca

Dopo lunga e faticosa (per il caldo) salita, abbiamo compiuto la nostra missione e siamo giunte sul Colle della Guardia: questo  luogo di fede barocco di colore rossiccio spicca in tutto il suo fasto e la sua imponenza, circondato dal verde delle colline e degli alberi. L’inizio della sua edificazione pare risalire già al XIII secolo,  come pure  il culto dell’icona della Madonna di San Luca; una tradizione religiosa molto sentita e celebrata ogni anno in maggio con una processione dal colle alla città. Il Santuario è annoverato dall’Unesco tra i monumenti messaggeri di pace.

After a long and tiring (due to the heat) climb, we accomplished our mission and reached Colle della Guardia:  this reddish  Baroque place of worship stands out in all its sumptuousness and majesty, surrounded by the green hills and trees. The beginning of its construction seems to date back to the 13th century, as well as the cult of the icon of the Madonna di San Luca; a deeply felt religious tradition celebrated every year in May with a procession from the hill to the city. The Sanctuary is listed by Unesco among the monuments messengers of peace.

 Oltre a visitare l’interno, se non siete troppo stanchi, potete prendere parte alla Sky Experience: merita un altro po’ di fatica  salire per la  scala a chiocciola  fino al terrazzino sulla cupola, dove io non ero mai stata prima; da qui si gode una magnifica vista sui colli e sulla città.

  Besides visiting the inside, if you aren’t  feeling  too tired, you can  take part in the Sky Experience: going up the winding staircase to the dome terrace is worth a little more effort. I had never been there before and from there you can enjoy a wonderful view over the hills and the city.

Devo dire che questo blog tour, esperienza del tutto nuova per me, mi ha permesso di scoprire delle notizie curiose ed interessanti su Bologna, ma soprattutto è stato un piacere trascorrere questa  giornata da bolognesi con persone che condividono la mia passione per i viaggi e per il blogging.

I must say that  this blog tour, a completely new experience for me, gave me the opportunity to learn curious, interesting facts about Bologna; most of all, it was a pleasure to spend a day as a Bolognese with people who share my passion for travelling and blogging.

Un weekend a Bologna con le Travel Blogger Italianeultima modifica: 2023-05-13T16:53:11+02:00da mabellat
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